Un registro europeo di tutte le sperimentazioni cliniche, per 'governare' al meglio la ricerca. E' la proposta di Nello Martini, direttore generale per i farmaci e i dispositivi medici del ministero della Salute, durante la tavola rotonda dedicata alla ricerca in Italia, al Forum sanita' futura di Cernobbio.
''Non abbiamo un quadro chiaro - afferma - della ricerca condotta in Europa. Molte sperimentazioni cominciano e vengono interrotte, molte hanno risultati negativi e non sono mai state pubblicate. E' una necessita' reale istitutire un Osservatorio, un prezioso strumento di governo della ricerca nei singoli Paesi e a livello europeo. L'Italia - ricorda Martini - e' il primo Paese ad aver avviato un monitoraggio delle sperimentazioni, istituendo l'Osservatorio nel 2000''.
E i dati raccolti mettono in evidenza il radicale cambiamento della legislazione italiana sulle sperimentazioni cliniche, ''con un decentramento che non ha avuto eguali nel resto d'Europa e ha aumentato la competitivita' nel nostro Paese''. Nel '98 al ministero della Sanita' erano accumulate 1.750 richieste inevase per l'avvio di studi clinici: oggi il database raccoglie 1.924 sperimentazioni in corso in Italia.
Quasi la meta' e' rappresentato da studi di fase III (54,5%), l'ultimo passo prima dell'arrivo in commercio di un farmaco, ma sono aumentati anche i trial di fase I, grazie allo snellimento delle procedure di autorizzazione. Il 77% e' condotto da aziende. Secondo Martini, inoltre, ''c'e' un'inflazione di ricerche che mettono a confronto farmaci e placebo, mentre andrebbero potenziate le sperimentazioni comparative, affinche' un medicinale dimostri un valore terapeutico aggiunto e abbia diritto alla rimborsabilita'''.
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