Il test del DNA fecale volto alla ricerca di variazioni nelle metilazioni potrebbe costituire un utile metodo di screening per i tumori colorettali.
La metilazione di un gene chiamato SFRP2 dimostra infatti una sensibilità fino al 90% nell'identificazione dei pazienti affetti.
Ciò dimostra che un singolo marker basato sul DNA, preso in considerazione in un set indipendente di pazienti, può portare a livelli di sensibilità diagnostica comunque elevati (range di variazione 77-90%) per i pazienti con tumori colorettali: rimane da dimostrarsi se un pannello di markers genetici ed epigenetici nelle feci possa essere usato per rilevare questi tumori allo stadio precoce. (Lancet 2004;363:1283-1285)
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