E' stato un confronto positivo quello di ieri sulla trattativa per il rinnovo del contratto dei medici tra i sindacati medici e la controparte pubblica, rappresentata dall'Aran. Lo sostiene in una nota il sindacato Cumi-Aiss che valuta positivamente la convergenza tra tutte le sigle rispetto ai punti trattati: il recesso, il ruolo e le prerogative del comitato dei garanti, l'utilizzo delle 4 ore di riserva oraria, la copertura assicurativa, i criteri di valutazione del dirigente. Nel prossimo incontro, il 14 Ottobre, saranno trattati gli aspetti economici.
''Il confronto è stato nei toni e nei contenuti positivo. L'unità tra le sigle sindacali regge - commenta Gianfranco Rivellini, responsabile nazionale dirigenza medica per la Cumi-Aiss, aderente Federazione Medici-Uil - e l'Aran dovrà fare i conti con questo aspetto. Oggi abbiamo sottolineato alcune questioni, che ai medici stanno molto a cuore e che la Cumi-Aiss sostiene da tempo. Abbiamo, unitariamente, respinto l'ipotesi di derogare alle regioni alcuni articoli che normano il recesso.
E' stato chiesto di rafforzare il ruolo dell'attuale Comitato dei Garanti, prevedendo che sia previsto nel prossimo contratto l'obbligo per questo organismo di esercitare un parere vincolante e preventivo sul recesso, e di poter avere un contraddittorio su queste questioni con i dirigenti aziendali. Sulle quattro ore di riserva oraria - aggiunge - è stata data la disponibilità di dedicarne 1 alla formazione Ecm, organizzata dalla azienda ospedaliera, ma a carico di quest'ultima''. ''L'Aran - prosegue Rivellini - ha inoltre garantito che valuterà, riprendendo il lavoro già svolto dalle regioni, le possibili soluzioni sulla questione della copertura assicurativa dei professionisti. Si è infine chiesto che il processo di conferimento degli incarichi e di valutazione dei dirigenti venga esemplificato e sia più trasparente e puntuale.
Chiediamo che la valutazione sia fatta con cadenza annuale, in relazione al conseguimento degli obiettivi di unità operativa. E che invece questa avvenga al termine dell'incarico con criteri concordati con i sindacati, calibrandola in funzione del diverso grado di responsabilità''.
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