Lastre e Tac fatte inutilmente, pazienti costretti a subire radiazioni che avrebbero potuto evitare.
Circa il 20% degli esami radiologici eseguiti negli ospedali italiani sono del tutto superflui. 'Sotto accusa' la scarsa comunicazione tra medici, pazienti e tecnici di radiologia.
Ne e' convinto Giuseppe Brancato, presidente della Federazione nazionale dei collegi dei tecnici sanitari di radiologia medica.
''Spesso si tratta di esami - spiega Brancato - che il paziente aveva gia' fatto ma a cui si sottopone nuovamente, senza che ce ne sia bisogno. In altri casi l'esame viene ripetuto per scarsa fiducia nei referti precedenti, o eseguito nonostante sia sostituibile da altri meno nocivi e privi di dosi radioattive''.
Brancato sottolinea inoltre che a 'pesare' sugli esami inutili e' anche la carenza di tecnici e l'eccessivo carico di lavoro che spesso causa errori e richiede quindi la ripetizione delle analisi.
''Crediamo che l'attivita' culturale e i cambiamenti in atto nel nostro settore - spiega Brancato - possano, assieme al nuovo codice deontologico dei tecnici professionisti dell'area radiologica, contribuire significativamente a ridurre gli esami inutili a cui spesso i pazienti sono costretti a sottoporsi''.
Il nuovo codice deontologico dei tecnici sanitari di radiologia medica, presentato ieri a Roma, rappresenta una vera e propria carta fondamentale dei diritti e dei doveri ai quali i 23.000 tecnici professionisti dell'area radiologica si impegnano ad aderire.
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