Nel 2004 la sanita' registrera' un disavanzo di 8,4 miliardi di euro, destinato a scendere a 6,1 miliardi nel 2005, a fronte degli 88,2 mld di euro stanziati nella prossima Finanziaria. E' la previsione del II Rapporto Ceis Sanita' 2004, presentato ieri a Roma, che fa i conti del Ssn fino al 2010.
Si stima una spesa di 111 miliardi di euro con un disavanzo, in caso di finanziamenti in linea con quelli attuali, di ben 13,6 miliardi di euro. Dati alla mano, secondo il Ceis Sanita' della facolta' di Economia dell'universita' Tor Vergata di Roma, l'agenda degli interventi dovra' concentrarsi su una serie di priorita' per non far saltare il sistema. Vietato abbassare la guardia sull'efficienza: in questo settore dovranno essere recuperati 6 miliardi di euro nel 2005.
Va incentivata, in tempi brevi, una maggiore appropriatezza nell'uso dei farmaci: la politica dei tetti di spesa si e' rivelata fonte di iniquita' e inefficienze. Piu' attenzione va dedicata all'equita' del sistema, per evitare ingiustizie: vanno riviste la compartecipazione dei cittadini alla spesa e le esenzioni.
E le Regioni devono essere piu' attente alle modalita' di imposizione delle addizionali Irpef, che in alcuni casi possono innescare meccanismi di tassazione iniqua. Secondo il Ceis, va ripensato il sistema di incentivi all'interno del sistema: e' necessario promuovere (con un fondo adeguato) investimenti che riportino in equilibrio le Regioni con maggiore disavanzo. Infine, piu' informazione e trasparenza nei confronti dei cittadini.
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