L' utilizzo dei dispositivi venosi centrali (CVD), divenuto pratica comune in oncologia, presenta molti vantaggi ma anche problematiche derivanti da complicanze CVD-correlate e da eventi tromboembolici. Per analizzare tali strumenti più a fondo, abbiamo pianficato due studi: uno studio retrospettivo sull'esperienza relativa all'applicazione e all'utilizzo di CVD e la costruzione di un registro prospettico, osservazionale, informatizzato, dei CVD.
Nell'analisi retrospettiva, recentemente pubblicata (Transfus Apheresis Sci. 2004 Dec;31(3):199-202), sono stati valutati 196 pazienti: in 105 il dispositivo veniva applicato con tecnica ultrasuonoguidata (US) ed in 91 senza l'ausilio degli US. L'utilità di tale modalità di accesso venoso è risultata indiscussa e le complicanze legate a tali sistemi di scarsa entità e frequenza.
In considerazione del largo impiego e delle problematiche CVD-correlate, è stato deciso di organizzare un registro regionale per raccogliere la casistica e stabilire linee guida aull'utilizzo dei CVD e per valutare in modo prospettico le complicanze e gli eventi tromboembolici.
Lo studio raccoglierà tutti i pazienti che riceveranno il posizionamento di un CVD nelle Unità Operative di Oncologia ed Ematologia della Sicilia negli anni 2005-2006. E' stata valutata favorevolmente la possibilità di estendere l'esperienza ad altri Centri Italiani anche per contenere alcuni bias legati proprio alla tipologia dello studio clinico.
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