Ogni anno 15.000 medici sono coinvolti in cause da parte di pazienti che li accusano di esercizio scorretto della professione (malpractice).
Sei cause su dieci avvengono al Nord; ortopedici, ginecologi, anestesisti e chirurghi plastici sono le categorie mediche piu' colpite dalle accuse dei pazienti. Sono questi i dati emersi oggi a Roma, nel primo convegno nazionale dell'Associazione dei medici accusati di malpractice ingiustamente (Amami).
''Sicuramente esistono problemi reali di malpractice e i medici che sbagliano vanno puniti, ma ci sono anche troppi medici accusati ingiustamente'', ha osservato il presidente dell'associazione, Maurizio Maggiorotti. Difficile avere una stima precisa delle denunce, visto che molte vengono fatte per omicidio o per lesioni colpose. Tuttavia, secondo i dati dell'associazione, dei 15.000 medici accusati dai pazienti, un terzo dei medici risultano effettivamente colpevoli.
In due casi su tre, invece, il giudizio si risolve con l'assoluzione del medico con formula piena. La maggior parte delle cause avviene nel Nord Italia. ''Forse a causa di una diversa cultura del rapporto fra medico e paziente'', ha rilevato Maggiorotti. ''Nel Nord - ha aggiunto - prevale la considerazione dell'efficienza del medico, nel Sud si guarda al medico con piu' umanita'''.
Le categorie piu' colpite dalle denunce risultano essere ortopedici e ginecologi, anestesisti e chirurghi plastici.
''Le richieste fatte ai medici sono per la maggior parte immotivate, tentativi di facili guadagni da parte dei pazienti ai danni dei medici'', ha aggiunto il presidente. ''Il rischio maggiore di questa tendenza - ha detto ancora - e' ritrovarsi con una medicina difensiva, che porta il medico a non operare le scelte migliori, ma le meno rischiose''. L'esempio piu' comune di questo fenomeno e' il grande aumento dei parti con taglio cesareo registrato negli ultimi anni.
Alla luce di queste considerazioni, i medici accusati di malpractice cominciano a prendere delle precauzioni. Il primo passo e' stata la nascita dell'associazione, nel dicembre scorso.
Oggi sono state costituite le sedi regionali di Palermo, Lecce, Bari, Milano e Savona. L'obiettivo e' offrire assistenza gratuita ai medici accusati ingiustamente, chiedendo il risarcimento dei danni biologi ed esistenziali subiti. Dalla nascita dell'associazione ad oggi, ha concluso Maggiorotti, sono 15 i medici risultati sottoposti ingiustamente a giudizio e, di questi, tre hanno intentato cause di risarcimento.(ANSA).
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