Scendono in campo oggi medici ospedalieri e , per la prima volta dopo 11 anni, i medici e i pediatri di base, insieme agli specialisti ambulatoriali e i veterinari.
Lo sciopero' e' indetto per protestare contro il mancato rinnovo del contratto (scaduto da 18 mesi per gli ospedalieri) e delle convenzioni (scadute da quasi tre anni per i pediatri e i medici di famiglia).
In programma una manifestazione nazionale a Roma, alla quale aderiscono Cgil, Cisl e Uil, oltre a medici di famiglia, pediatri di libera scelta e medici specialisti ambulatoriali. I medici, assicurano i sindacati, cercheranno di ridurre al minimo i disagi per i pazienti e garantiranno le urgenze.
''I medici ospedalieri domani tornano a scioperare per difendere il Ssn e per il contratto'', dichiarano i medici della Funzione Pubblica Cigl Medici. La protesta, prosegue il sindacato, e' rivolta anche contro le recenti proposte del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, di introdurre il sistema delle polizze assicurative sanitarie per le prestazioni specialistiche negli ospedali pubblici.
Si protesta anche, prosegue la Cgil Medici, contro la ''imminente approvazione della devolution di Bossi e Tremonti, con la conseguente dissoluzione del diritto alla salute e all'assistenza in tutte le regioni''.
Per la Cisl Medici lo sciopero di domani interessa '' piu' del 60%'' dei medici italiani.
Per il segretario generale della Cisl Medici, Giuseppe Garraffo, ''e' veramente incredibile come questo governo non sappia mantenere corrette e stabili relazioni sindacali e che si debba ricorrere allo strumento dello sciopero per fare rispettare gli impegni assunti.
Il ministro Tremonti sa benissimo che rinnovare i contratti non e' solo un capitolo di spesa, ma e' uno degli strumenti indispensabili per dare impulso all'economia e allo sviluppo del Paese''.
Secondo la Cisl, la manifestazione in programma a Roma, '' dara' un segnale forte al governo, che dovra' dare risposte chiare e convincenti sulla difesa del Servizio Sanitario Nazionale e sulla ricerca di nuove regole sull'Ordinamento dei Medici che salvaguardino l'esclusivita' di rapporto, rendendola liberamente reversibile e togliendo le penalizzazioni normative per valorizzare i medici a tempo pieno anche non esclusivi''.
I pediatri di famiglia della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) terranno chiusi gli studi '' perche' la parte pubblica non si decide ad avviare le trattative per il rinnovo del contratto scaduto da piu' di due anni'', ha detto il presidente della Fimp, Pier Luigi Tucci.
''Ma scioperiamo anche - ha aggiunto - perche' c'e' il rischio, per motivi economici, di non poter piu' assicurare l'adeguata gestione della salute del bambino e dell'adolescente''.
Aderisce allo sciopero anche la Federazione Italiana per il superamento dell'handicap (Fish), in nome di ''una grande alleanza in difesa del Ssn, universale e solidale'', hanno detto il presidente nazionale, Pietro Barbieri, e il segretario nazionale, Mario Dany De Luca.
''L'esistenza di un Sistema sanitario pubblico con prestazioni garantite a tutte le persone, al di la' delle differenze di reddito e di discriminazione di razza, sesso e disabilita' - affermano - e' un'essenziale condizione di civilta' e di uguaglianza che non puo' essere messa in discussione''. (ANSA).
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