Nella farmacia sotto casa presto si potranno prenotare esami e visite, fare test di autovalutazione del diabete, eseguire le spirometrie. Ma la farmacia del futuro sarà cruciale anche per l'assistenza domiciliare avanzata.
«Ecco perché il secondo passo» del ministro Fazio dopo i decreti attuativi della legge 69 sulle farmacie «prevede di abbattere il muro del testo unico del '34 e consentire l'ingresso dei medici nelle farmacie, che diventeranno centri territoriali primari»A disegnare la farmacia del futuro è stato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenuto a Roma all'assemblea dell'Associazione distributori farmaceutici (Adf).
Fazio parte da un elemento cruciale, ovvero la necessità di spostare il trattamento dei malati cronici dall'ospedale al territorio. «Il numero degli over 65 è destinato ad aumentare - ricorda - di pari passo con i pazienti affetti da malattie croniche, fra cui ormai c'è anche il cancro.
L'obiettivo finale è quello di trattare questi malati sul territorio», autorizzando lo spostamento di alcuni medicinali dall'ospedale al territorio, dunque alla farmacia. Ma occorre individuare le risorse. In ogni caso, nota il ministro, il ruolo e l'aspetto della farmacia dovrà modificarsi, per consentire questo spostamento verso una nuova centralità del territorio.
«Se non ci riusciremo, il sistema va ad implodere, ammonisce il ministro». Ma quanto è lontana la farmacia del futuro? Il colloquio con i medici di medicina generale e i farmacisti «è serrato e in fase avanzata», conclude. «E a me certo» la novità del medico in farmacia «piacerebbe».
|