Per la sanità servono sistemi di valutazione adeguati, che non guardino solo ai costi.
A sottolineare la necessità di «metodologie appropriate e condivise» per valutare i sistemi sanitari è il direttore dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), Fulvio Moirano, nel suo intervento di apertura del seminario «Metodologie per la valutazione dei sistemi sanitari», organizzato ieri e oggi all'ospedale Fatebenefratelli-isola Tiberina di Roma dall'Associazione italiana di epidemiologia e dall'Agenas.
«Una valutazione corretta della qualità delle attività del servizio sanitario - spiega Moirano - offre l'opportunità ai decisori di qualsiasi livello, nazionale, regionale e aziendale, di orientare le proprie scelte non solo in base ai dati economici, ma anche rispetto a indicatori qualitativi.
Del resto - prosegue - anche la legge 150, cosiddetta Brunetta, prevede l'attivazione di processi di valutazione del sistema, delle strutture, ma anche del personale, inclusi i professionisti, ai quali viene richiesta una maggiore disponibilità culturale ad affrontare il tema della valutazione».
Secondo l'esperto, inoltre, «bisogna tener presente che anche nel Patto per la salute viene indicata la necessità di introdurre sistemi di valutazione condivisi fra i diversi livelli istituzionali, che devono consentire di operare nella direzione della revisione della rete dell'offerta, nonché di valutare i livelli essenziali di assistenza a fronte dei costi di finanziamento del sistema».
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