Da quando è entrata in vigore nel Regno unito una legislazione anti-fumo, ovvero dal 1° luglio 2007, si è registrata una piccola ma significativa riduzione del numero dei ricoveri d'emergenza per infarto miocardico acuto (Ima), pari al 2,4%.
Una quota che corrisponde a 1.200 ammissioni ospedaliere in meno (1.600 se si considerano anche le riammissioni) nel primo anno di entrata in vigore delle norme smoke-free. È quanto risulta a Michelle Sims e collaboratori dell'università di Bath sulla base della loro analisi retrospettiva di cartelle cliniche appartenenti a pazienti di età pari o superiore a 18 anni residenti in Inghilterra, ricoverati con diagnosi primaria di Ima tra il luglio 2002 e il settembre 2008, ossia in un periodo di tempo comprendente i cinque anni precedenti e i 15 mesi successivi la promulgazione della legge.
Un dato interessante è che la riduzione delle ospedalizzazioni è stata significativa sia negli uomini sia nelle donne di età pari o superiore a 60 anni (3,1% e 3,8%, rispettivamente), mentre lo è stata soltanto per i maschi (3,5%) e non per le femmine (2,5%) sotto i 60 anni. Questo studio si aggiunge a un crescente insieme di evidenze che dimostrano come una legislazione smoke-free porti a ridurre gli Ima, commentano gli autori, che aggiungono: se la riduzione dei ricoveri osservata in Inghilterra è sensibilmente minore rispetto a quella rilevata in molte altre giurisdizioni, ciò può essere dovuto ai livelli relativamente bassi di esposizione al fumo passivo esistenti in Inghilterra già prima dell'entrata in vigore della nuova legge.
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