Una campagna informativa sulla Sars rivolta alla popolazione. Corsi urgenti di aggiornamento per i medici di famiglia. Inserimento di nuovo personale nella pianta organica della Protezione Civile per far fronte ai nuovi compiti derivati dall'emergenza Sars.
Sono alcune tra le modifiche che la commissione Affari Sociali della Camera ha apportato al testo del decreto legge 103/2003 contenente disposizioni urgenti per fronteggiare la Sars emanato dal governo lo scorso 9 maggio. Il testo, gia' definito ieri sera con le votazioni sugli emendamenti, e' stato licenziato oggi dopo aver acquisito il parere delle altre commissioni competenti (ma la Bilancio si e' riservata di darlo all'assemblea) dando mandato al relatore, Domenico Di Virgilio (Fi), di riferire all'assemblea di Montecitorio che iniziera' l'esame del decreto martedi' prossimo 10 giugno.
Rispetto al testo gia' noto, le principali modifiche della commissione sono state introdotte con l'approvazione di alcuni articoli aggiuntivi. In sintesi, uno di questi dispone che il governo, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, avvii entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto una campagna che informi i cittadini sull'epidemia, sui comportamenti da tenere per prevenire il contagio e per una capillare e precoce vaccinazione antinfluenzale, soprattutto per gli ultra 65enni.
Un altro articolo aggiuntivo stabilisce poi che il ministero della Salute (ancora d'intesa con la Stato-Regioni), con la collaborazione della Federazione italiana medici di medicina generale e nell'ambito della Commissione per l'educazione continua in medicina, predisponga criteri e modalita' per corsi urgenti di formazione e aggiornamento sulla Sars per i medici di famiglia attingendo alle risorse destinate alle Ecm.
Per adeguare la struttura del dipartimento della Protezione Civile all'emergenza Sars e' inoltre previsto che il Consiglio dei ministri ne determini la pianta organica prevedendo un massimo di 450 unita' per ruoli amministrativi, tecnici e specialistici; i posti saranno coperti attraverso concorsi che saranno banditi dallo stesso dipartimento della Protezione Civile.
Un altro articolo aggiuntivo infine stabilisce che, qualora si verifichino all'estero calamita' naturali o eventi particolarmente gravi che possano richiedere l'intervento dello Stato italiano, il presidente del Consiglio potra' affidare al capo del dipartimento della Protezione Civile l'organizzazione delle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite.(ANSA).
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