"L'eutanasia come soppressione della vita e' un qualcosa che non deve essere preso in considerazione da una societa' moderna, perche' apre la strada a conseguenze temibili e imprevedibili".
Torna a parlare di eutanasia, il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro a Milano.
"E' un tema giustamente assoggettato a dibattito - ha detto il ministro - ed e' piu' che legittimo che se ne discuta. Soprattutto sul concetto di liberta' di una persona di porre termine alle proprie sofferenze". Ma bisogna tener conto, secondo il ministro, che "qui non e' in gioco solo la liberta' dell'individuo, ma l'impianto stesso di una societa' che, secondo me, prima di ammettere la possibilita' che alcuni uomini decidano della vita di altri uomini, deve ricordarsi della storia e deve stare molto attenta a cio' che decide".
"Capisco - ha aggiunto Sirchia - che il dolore patito puo' essere peggiore della morte, e in alcuni momenti la disperazione di alcune persone e' veramente toccante, pero' credo che prima di pensare alla soppressione di una vita umana, anche se invocata dall'interessato, una societa' debba interrogarsi se sia stato fatto tutto il possibile per lenire questo dolore, supportare le difficolta' della persona ed evitare di portarla alla disperazione che invoca la morte".
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