Il pallino della matematica si nasconde nel cervello e risiede in una zona ben precisa, fondamentale per comprendere le anche le piu' banali regole del 'far di conto'.
Lo rivelano alcuni ricercatori francesi, autori di uno studio pubblicato su 'Neuron'. Gli scienziati d'Oltralpe hanno infatti scoperto che, se i neuroni di quest'area cerebrale non funzionano correttamente, diventa difficile contare, confrontare numeri diversi ed effettuare semplici operazioni di calcolo. Persino le addizioni o le sottrazioni piu' elementari. Gli studiosi sono partiti dall'analisi di quella che i medici chiamano 'discalculia'. Un disturbo molto simile alla dislessia, sia per caratteristiche sia per diffusione, con la differenza che le difficolta' cognitive non riguardano le lettere bensi' i numeri. Esaminando un gruppo di donne affette dalla sindrome di Turner, una malattia ereditaria che provoca discalculia, l'equipe di Nicolas Molko dell'INSERM-562 per la Neuro-attivazione funzionale di Orsay ha osservato che, quando le pazienti non riuscivano a ricordare un numero o a calcolare dei risultati, l'attivita' di alcuni neuroni dell'emisfero destro, alla sommita' del cranio, sembrava impazzire.
L'area identificata, spiegano gli esperti francesi, e' localizzata nel cosiddetto 'sulcus intraparietale'. Secondo Molko, ''i risultati suggeriscono che questa regione del cervello e' fondamentale per lo sviluppo delle capacita' matematiche''. Ma ecco i dettagli della scoperta. Attraverso sofisticate tecniche di analisi, gli scienziati hanno visualizzato l'attivazione del cervello mentre alle pazienti veniva richiesto di ricordare e confrontare alcuni numeri. In un secondo momento i dati raccolti sono stati confrontati con quelli ricavati dall'esame di soggetti sani chiamati a eseguire gli stessi compiti. L'indagine ha quindi rivelato che l'attivazione della zona parietale del cervello mostrava delle anomalie, gia' mentre le pazienti erano alle prese con i numeri piu' semplici, a una o due cifre.
Quando poi si passava ai numeri a piu' cifre, l'attivita' dei neuroni del sulcus intraparietale si impennava, aumentando di intensita' al crescere delle cifre che componevano i numeri. Ulteriori analisi hanno infine confermato che, rispetto ai soggetti controllo, il sulcus delle pazienti aveva caratteristiche anatomiche diverse e funzionava in maniera anomala.
|