Si' alle consulenze 'on-line' anche per i medici. Via libera dall''Autorita' garante per la protezione dei dati personali, a patto, pero', che i consulti vengano forniti nel rispetto di regole precise a tutela della privacy.
Il Garante Stefano Rodota' ha infatti autorizzato, ''definendo limiti e garanzie'', una casa editrice ''a trattare dati sensibili, relativi anche a opinioni politiche, sindacali, religiose, appartenenza etnica delle persone che richiedono servizi di consulenza 'on-line', offerti a pagamento dalla stessa societa' attraverso siti e pagine web di testate giornalistiche''.
Medici, pediatri, psicologi, dietologi ma anche avvocati, cuochi, architetti, consulenti del lavoro, consulenti matrimoniali, esperti di moda, ecc. potranno rispondere a richieste formulate anche per e-mail, secondo le regole indicate dal Garante.
''I soggetti privati - si legge nella Newsletter pubblicata sul sito del Garante - possono trattare i dati sensibili, solo previa autorizzazione del Garante e con il consenso degli interessati''.
La specifica richiesta di autorizzazione avanzata dalla societa' riguarda l'eventualita' che un utente, nel formulare un quesito, rilasci spontaneamente dati a carattere sensibile e che l'esperto ne venga quindi a conoscenza ai fini della risposta. Agli esperti, i quesiti verrebbero inviati comunque privi dei dati anagrafici e indirizzi e-mail e le risposte arriverebbero automaticamente ai richiedenti attraverso codici identificativi, tramite il sistema informativo''.
|