La Regione Sicilia (D.A. Sanità n. 538 del 16, 04, 2002) ha sviluppato un innovativo “Progetto per l’organizzazione della farmacovigilanza”, con l’intento di realizzare un atteggiamento positivo tra gli operatori sanitari, cosicché la segnalazione delle ADR diventi una prassi accettata e condivisa. Oltre a prevedere iniziative per la formazione e l’aggiornamento dei Responsabili della Farmacovigilanza (FV) nelle ASP e AO e degli operatori sanitari, il progetto si articola in una struttura composta, tra l’altro, di Centri di consulenza qualificati. Il progetto punta su un “percorso di ritorno”, in quanto il Responsabile della FV, avvalendosi del supporto scientifico dei Centri, risponde con un commento all’autore della segnalazione. Tale approccio, del resto raccomandato dall’OMS, ha diversi meriti, tra cui quello di contribuire ad una educazione continua e personalizzata degli operatori sanitari, stimolando la creazione di una rete di segnalatori esperti.
Dalla partenza del progetto, in Sicilia si è avuto un considerevole aumento delle segnalazioni, passando dal tasso di 5,4 segnalazioni per 100.000 abitanti registrato nel 2002 a quello di 12,7 nel 2009. Va però tenuto presente che, secondo l’OMS, un sistema di FV capace di generare utili segnali d’allarme richiede un tasso di segnalazioni (gold standard) di almeno 30/100.000 abitanti, numero più alto di quello attualmente presente in Sicilia e nell’intera nazione (nel 2009, in Italia il tasso è stato di 24,7). L’OMS ha inoltre stabilito che, come indice di qualità del sistema, almeno il 30% delle segnalazioni debba riguardare ADR gravi; di fatto, dal 2003, la Sicilia ha sempre risposto a questo requisito.
Informazioni dettagliate sull’andamento della farmacovigilanza in Sicilia si possono trovare nei report annuali elaborati dall’Assessorato della Salute.
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