Fra soggetti di età compresa fra 70 e 90 anni, il rispetto di una dieta mediterranea e di uno stile di vita salutare è associato ad una diminuzione di più del 50% nella mortalità complessiva e causa-specifica. Le abitudini dietetiche ed i fattori relativi allo stile di vita sono infatti correlati a mortalità complessiva, coronaropatie, malattie cardiovascolari e tumori, ma pochi studi hanno finora investigato questi fattori in combinazione fra loro.
Dato l'effetto cumulativo dei fattori negativi nel corso della vita, è particolarmente importante per gli anziani adottare una dieta e abitudini che minimizzino il rischio di morte per morbidità e massimizzino le prospettive di un invecchiamento salubre. Stabilire una relazione causale fra dieta mediterranea e sopravvivenza richiederebbe uno studio apposito di taglio interventistico, ed inoltre il numero di anni ed individui nei quali mantenere uno stile di vita simile per ottenere un beneficio è sconosciuto. In ogni caso, una dieta mediterranea ricca di verdure in combinazione con l'astensione dal fumo, con il consumo moderato di alcool e con almeno 30 minuti di attività fisica al giorno è associata con un tasso di mortalità significativamente più basso, anche in età avanzata.
D'altro canto, per svolgere un effetto protettivo, i comportamenti salubri non hanno bisogno di essere estremi. Per esempio, il criterio dell'attività fisica può essere raggiunto con mezz'ora di cammino al giorno. E' stato dimostrato che anche nella sindrome metabolica la dieta mediterranea è superiore ad una dieta a basso contenuto di grassi. (JAMA. 2004;292:1433-1439, 1490-1492)
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