Settimana di pausa nelle trattative all'Aran per il rinnovo del contratto dei medici. Il tavolo ripartira' il 7 ottobre per l'esame di tutta la parte normativa. Ma gli ospedalieri continuano a lavorare per mettere a punto proposte e modifiche. Le segreterie nazionali dell'Intesa Medica (Cisl Medici-Cimo-Anpo) e di altre organizzazioni sindacali si sono riunite in sede tecnica, per l'intera giornata di venerdì, per un esame congiunto dell'intera normativa del contratto, e per definire nuove linee di azione e proposte migliorative.
Tra gli argomento del confronto l'esclusività, l'orario di lavoro, aggiornamento, guardie, pronte disponibilità, lavoro notturno e festivo, i problemi assicurativi. Durante la riunione, svolta presso la sede romana della Cisl medici, sono state concordate diverse modifiche rispetto al testo del precedente contratto, novita' che verranno illustrate in sede di trattativa. ''Siamo pronti - ha detto Giuseppe Garraffo, segretario generale di Cisl medici - per approfondire e accelerare la trattativa per il rinnovo del contratto. Il nuovo testo deve essere innovativo e ci devono essere maggiori garanzie per i medici e i cittadini, e meno per le imposizioni organizzative, gestionali e burocratiche delle aziende''. Ma ''i primi segnali che arrivano dalla nuova legge Finanziaria - continua Garraffo - non fanno ben sperare per la parte economica del secondo biennio contrattuale. A questo punto solleciteremo il Governo a chiudere positivamente la vertenza in corso con le Regioni sulle risorse economiche della sanita', magari vincolando qualche ulteriore finanziamento del Fondo sanitario nazionale alla stagione contrattuale. In cambio - ha concluso Garraffo - il Governo deve richiedere alle Regioni di chiudere gli artificiosi contenziosi su esclusivita' e monte salari, maggiore severita' nel controllo della spesa e il rispetto coerente delle leggi approvate dal Parlamento''.
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