Meno ospedali, pubblici e privati, ma piu' assistenza domiciliare e ambulatoriale, piu' servizi legati in generale alla salute. Lo afferma l'Annuario statistico italiano 2004 dell'Istat, secondo il quale a tutelare la salute degli italiani nel 2002, ultimo dato disponibile, vi erano 1.378 istituti di cura tra pubblici (755) e privati (623); contro 1.489 nel 1998. In Italia ci sono dunque 4,4 posti letto ogni mille abitanti (5,5 nel 1998), per un totale di 253.852. Diminuiscono le degenze, quasi 300 mila in meno rispetto al 2001, e le giornate di degenza, pari nel 2002 a poco più di 69 milioni (erano quasi 85 milioni nel 1998). La degenza media rimane però invariata a 7,6 giornate.
Nel periodo 1997-2002 sono aumentate le Asl che si sono dotate del servizio di assistenza domiciliare integrata (dal 68,7% in media nel 1997 all'86,8% nel 2002); il numero di ambulatori è passato da 16,2 ogni 100 mila abitanti a 24,7; anche il numero di strutture territoriali che erogano prestazioni diverse da quelle ambulatoriali e di laboratorio (consultori materno-infantili, servizi di assistenza ai disabili fisici e psichici, e simili) è aumentato di oltre il 20%, passando da 7 ogni 100 mila abitanti a 8,5.
Quanto alla salute degli italiani, l'Istat sottolinea che le più frequenti cause di morte restano le malattie circolatorie (413,2 decessi ogni 100 mila abitanti), seguite dai tumori (288,6 decessi per 100 mila abitanti). Nel 2003 rimane stabile il consumo di farmaci, che riguarda il 34,9% della popolazione e interessa più le donne che gli uomini (il 39,6% contro il 29,9%).
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