I sindacati girano alla politica il documento unitario, presentano ieri a Roma e chiedono un intervento immediato per adeguare il Ssn ai bisogni del Paese, suggerendo le riforme e i finanziamenti necessari. Il Ssn, sottolinea Salvo Cali', presidente di Federazione-medici Uil, ''e' una grande ricchezza per il Paese, ma va riorganizzato e aggiornato: questo richiede uno sforzo politico ed economico che le istituzioni devono assumersi. E' ora che Camera e Senato pongano all'ordine del giorno i problemi della sanita'''. Sanita' che, per Mario Falconi, segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), ''va considerata la prima grande opera d'Italia, su cui investire per esempio al posto del ponte sullo Stretto. Invece, si diffonde l'idea che la sanita' sia un mondo di ladri e vada governata militarmente. Abbiamo fatto la diagnosi dei 'mali' del Ssn: le terapie ci sono e ci fa arrabbiare che non vengano messe in atto'', afferma denunciando il disagio crescente degli operatori. Fra i punti piu' a cuore all'Intersindacale, il finanziamento del Ssn, da adeguare una volta per tutte. ''Non si puo' rincorrere ogni anno - afferma Carlo Sizia - un disavanzo da migliaia di miliardi di vecchie lire. Basta poco per salvare definitivamente il Ssn, altrettanto per mandarlo a rotoli continuando con l'attuale disinteresse politico e il sottofinanziamento. Fare finta di nulla sarebbe un errore''. Anche perche', aggiunge Amedeo Bianco, dell'Anaao Assomed, ''il nostro sistema sanitario sta gia' accusando preoccupanti carenze di equita'''. La 'ricetta' dei sindacati per rilanciare il Ssn si concentra in dieci punti: riorganizzazione del sistema, valorizzazione degli operatori, governo clinico, riforma degli Ordini, investimenti nella formazione, adeguata copertura assicurativa e dignitosa tutela previdenziale, affettiva liberta' di scelta per i cittadini con regole di autorizzazione-accreditamento per le strutture private che garantiscano efficienza e qualita' delle prestazioni. Perche' il sistema regga dal punto di vista economico, occorrono un adeguato finanziamento pubblico, ticket equi, educazione sanitaria della popolazione, formazione degli operatori, evitare sprechi e prevenire e punire ogni forma di corruzione. No, infine, a demagogia, economicismo e burocrazia che hanno ridotto la fiducia dei cittadini nel Ssn. Immediata la reazione politica del centrosinistra. ''Il manifesto presentato oggi da tutte le sigle sindacali indica una prospettiva di rilancio della sanita' italiana largamente condivisibile''. Lo afferma Rosy Bindi, responsabile Politiche sociali e della salute della Margherita, commentando il documento unitario per il Ssn. ''I medici italiani dimostrano di avere a cuore il futuro del Ssn e chiedono alla politica di rilanciare il sistema per rispondere meglio ai nuovi bisogni di salute e alle sfide dell'invecchiamento della popolazione''.
|