Creando dei topi geneticamente modificati per contrarre la schizofrenia, ricercatori statunitensi guidati dal premio Nobel per la medicina Susumu Tonegawa, hanno identificato un gene nelle persone legato ad un alto rischio di sviluppare quella malattia mentale.
In una relazione al 19/o Congresso internazionale di genetica in corso a Melbourne, il prof. Tonegawa, biologo molecolare del 'Massachusetts Institute of Technology', ha affermato che la scoperta condurra' ad una nuova classe di farmaci per la schizofrenia, i primi ad essere formulati per attaccarne le cause genetiche. In futuro le persone potranno sottoporsi a test per verificare se sono a maggiore rischio di contrarre la malattia prima che emergano i sintomi, ha spiegato.
Per studiare la memoria Tonegawa, che e' esperto di funzioni cerebrali, ha sviluppato un metodo unico per 'interrompere' un gene solo in una piccola parte del cervello di un topo.
L'animale cosi' modificato ha mostrato di avere scarsa memoria operativa, quella di cui abbiamo bisogno per ritrovare gli occhiali che abbiamo appoggiato da qualche parte, o per ritrovare l'auto parcheggiata.
I pazienti di schizofrenia spesso hanno scarsa memoria operativa, il che spiega anche perche' la loro parlata puo' essere incoerente.
L'equipe di Tonegawa ha trovato che i topi modificati mostravano altri sintomi sorprendentemente simili alla schizofrenia umana, come il ritiro dalla socialita'.
I topi infatti amano rannicchiarsi tra loro quando dormono, ''ma i mutanti non vogliono stare vicino gli altri'', ha spiegato.
I topi modificati inoltre reagiscono nella stessa maniera delle persone malate quando sono sottoposti ai test usati per diagnosticare la schizofrenia, in cui vengono monitorate le reazioni a forti rumori.
Al Congresso di genetica, che si tiene ogni cinque anni,partecipano fino all'11 luglio circa 2700 studiosi di genetica,fra cui sei premi Nobel e 280 ricercatori d'elite, provenienti da istituti di ricerca, universita' e compagnie private di 60 paesi. (ANSA)
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