L’integrazione di didattica, ricerca e assistenza sanitaria nella storia del Policlinico Universitario di Palermo

Il Policlinico di Palermo è intitolato al Professore Paolo Giaccone, Direttore dell’Istituto di Medicina Legale assassinato dalla mafia nel 1982 tra i viali dell'ospedale per il suo rifiuto a modificare una perizia.

Monumento Paolo Giaccone

Il Policlinico costituisce per l'Università degli Studi di Palermo l'Ente di riferimento per le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca.

Attraverso appositi protocolli d'intesa, Regione e Università disciplinano le modalità della reciproca collaborazione individuando principi e criteri attraverso le quali ciascuna parte concorre sia alla realizzazione dei compiti istituzionali dell'Università sia al raggiungimento degli obiettivi della programmazione sanitaria regionale.

La Storia

L'attuale Policlinico, ove insistono gran parte delle attività delle scienze mediche universitarie, fu costruito con l'emanazione di leggi per le opere pubbliche a Palermo nel 1924. In particolare, la conversione in legge del Regio Decreto 6 maggio 1926 n. 886, concernente provvedimenti per l’esecuzione di opere pubbliche straordinarie nel quadro del potenziamento dell'alta cultura, si tradusse in quel progetto generale che allora venne definito la Grande Palermo.

Il progetto originale fu affidato al Professore Antonio Zanca, ingegnere, Direttore dell’Istituto di Disegno dell’Ateneo, e comprendeva la costruzione di una decina di cliniche, un classico esempio di struttura a padiglioni, spesso adottato in passato per la costruzione di strutture ospedaliere. L'attività del nuovo Policlinico ebbe inizio nel periodo tra il 1939 e il 1943, segnando ad oggi, dunque, oltre 80 anni di storia.

Foto risalente al 1939
(1939, foto gentilmente concessa dalla famiglia Giuliano)

Nel 1992, il decreto legislativo 502, seconda importante riforma del SSN, introdusse l’aziendalizzazione delle strutture sanitarie e stabilì che i policlinici universitari dovessero essere inseriti nel sistema di emergenza sanitaria. Così un anno dopo, l’8 marzo 1993, fu aperto il Pronto Soccorso del Policlinico di Palermo.

Nel 1996, con decreto del Rettore dell'Università degli Studi di Palermo, fu istituita l’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” che, quattro anni dopo, acquisì autonoma personalità giuridica, come previsto dalla legge 517/1999 intervenuta per disciplinare i rapporti tra Servizio sanitario nazionale e Università.

Il Policlinico Oggi

Oggi il complesso ospedaliero si compone di 26 edifici, per un totale di 109 mila metri quadri, ai quali si aggiungono strutture esterne quali il presidio di Villa Belmonte, gli ambulatori in via La Loggia e alcuni uffici amministrativi in via Toti.

Il policlinico oggi

L’AOUP è classificata DEA di II Livello, nella fascia dei presidi a più elevata complessità assistenziale e comprende la quasi totalità delle specialità mediche e chirurgiche, la disponibilità di servizi di emergenza funzionanti 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno, reparti di alta specializzazione finalizzati al trattamento di patologie complesse e rare.

La struttura organizzativa si articola attualmente su 7 Dipartimenti Assistenziali Integrati (DAI), articolati in Unità Operative Complesse, Semplici e Dipartimentali.

Il "Paolo Giaccone" ha al suo interno numerosi Centri di Riferimento Regionale per la diagnosi e cura di malattie rare e per le patologie di alta specializzazione e di alto interesse sociale e sanitario, il CUMI, il Centro di coordinamento per le urgenze ed emergenze della mano e dell’arto superiore, ed è, inoltre, centro di riferimento per i casi di violenza sessuale dell’hinterland della città di Palermo.

Il PNRR, nell’ambito della linea d’intervento del PNRR Missione 6 “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” e in parte dal Piano nazionale complementare, ha finanziato per oltre dieci milioni i lavori per l’adeguamento antisismico e il miglioramento strutturale di cinque edifici: la Clinica Oculistica, Clinica Otorinolaringoiatria/Ortopedia, Igiene/Microbiologia, Clinica Medica II e, per il Piano Nazionale Complementare (PNC), il plesso di Anestesia/Rianimazione.

Il Futuro

L’accordo tra Stato e Regione Siciliana sulla spesa dei fondi ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria ha assegnato all’Azienda ospedaliera universitaria 348 milioni per la costruzione del nuovo Policlinico. L’area individuata per l’edificazione si estende per 80 mila metri quadri adiacenti al campus di viale delle Scienze, quindi in prossimità degli svincoli autostradali.

palanimetria

Il progetto prevede l'adozione di un modello architettonico a bassa intensità edilizia per ridurre l'impatto sul paesaggio. Sono previsti 470 posti letto e stimati 80 mesi di lavori.

La Regione ha siglato un accordo con Invitalia che svolgerà attività di Centrale di committenza e di supporto tecnico-operativo, curando la predisposizione e la gestione delle procedure di gara e le attività per accelerare la realizzazione dell’investimento.

La Scuola di Medicina

La Facoltà, oggi Scuola, di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Palermo ha origini antiche e una storia importante, che risale a diversi secoli prima rispetto al Gennaio 1806, quando fu pubblicato il Diploma reale che trasformava la Reale Accademia Palermitana degli Studi in Università. Vi è, infatti, testimonianza che già durante la dominazione musulmana e l'età normanna-sveva operavano Medici che insegnavano a giovani apprendisti, i quali venivano poi esaminati da delegati del Re e successivamente da Professori della Scuola Medica di Salerno, per ottenere l'autorizzazione ad esercitare la professione.

La storia della Medicina Accademica di Palermo è affascinante, segnata da figure di Docenti e Ricercatori Medici di grande rilievo che, nel corso dei secoli, hanno portato la Scuola a livelli di eccellenza, non solo locali, ma anche nazionali ed internazionali.

La sede in cui si trova la Scuola di Medicina, il Policlinico universitario, è intestata a Paolo Giaccone, figura esemplare di rettitudine e integrità morale, che ha segnato profondamente la storia non solo della Medicina palermitana, ma in generale siciliana.

Il professore Giaccone era un luminare della medicina legale a cui furono affidate le autopsie di decine di vittima di mafia. Tra queste il giornalista Mario Francese, il presidente della Regione Piersanti Mattarella, i magistrati Gaetano Costa e Cesare Terranova, il colonnello e il capitano dei carabinieri Giuseppe Russo ed Emanuele Basile.

L’11 Agosto del 1982 il professore Giaccone fu ucciso tra i viali del Policlinico perché si era rifiutato di modificare l’esito di una perizia dattiloscopica che provava la colpevolezza del boss Giuseppe Marchese che, il 25 dicembre del 1981, uccise quattro persone a Bagheria nella cosiddetta “strage di Natale”.

Il suo “no” è stato dunque una scelta di altissimo valore etico.

È evidente come il passato, il presente e il futuro della Scuola Medica e del Policlinico siano ineluttabilmente interconnessi e debbano sempre più rispondere a dinamiche che, nel rispetto delle tradizioni ma in un’ottica di evoluzione continua, cerchino di interpretare e dare risposte concrete sia ai “bisogni formativi” degli studenti sia ai “bisogni di salute” della popolazione, con impegno, dedizione e senso di appartenenza all’Istituzione.